Gabriele Magagnini
BARISTI E RISTORATORI DELLE MARCHE SI MUOVONO IN GRUPPO PER RICHIEDERE TUTELE
NOTA DI LUCA FALASCHINI, RESPONSABILE COMUNICAZIONE DEL NUOVO GRUPPO DI LOCALI DELLE MARCHE <<Alla luce delle prossime restrizioni che saranno obbligatorie per la riapertura dei locali pubblici nella fase 2 legata al coronavirus, noi addetti del settore ristorazione delle Marche, riuniti in un unico gruppo, ci siamo rivolti agli organi amministrativi competenti comunali, regionali e statali chiedendo alcune tutele. Abbiamo chiesto infatti di intervenire direttamente sull'affitto, magari tramite un credito d'imposta ai proprietari degli immobili estesi agli affitti di ramo d’azienda; bisogna anche mantenere la CIG per i dipendenti e il sussidio INPS per le partite iva almeno fino al 31 dicembre. Chiediamo poi che ci sia un congelamento di tutte le tasse, da pagare in forma rateizzata ma dal gennaio 2021, oltre all'annullamento di tutte le tasse delle bollette per le utenze e altre imposte comunali come la TARI e la TOSAP. Altra cosa che riteniamo indispensabile è la sospensione immediata dei mutui sulla prima casa per i titolari di Partita IVA o ditta individuale e per i lavoratori dipendenti in cassa integrazione. Inoltre, si dovrebbe concedere una parte di liquidità a fondo perduto, viste le difficoltà riscontrate nell'arrivare al prestito garantito dallo Stato. Servono, infine, maggiore chiarezza e fattibilità riguardo le disposizioni sulla sanificazione degli ambienti, così come sulle misure di distanziamento sociale, ai quali andranno abbinati dei contributi a fondo perduto per le spese relative agli adeguamenti per rispettare queste misure, che al momento rappresentano la nostra principale preoccupazione. Se queste istanze non dovessero essere accolte, costringendoci a rinunciare alla quasi totalità del nostro fatturato, verremmo di fatto messi nella condizione di non riprendere le nostre attività lavorative già devastate dall’emergenza Coronavirus>>.
BARISTI E RISTORATORI UNITI DELLE MARCHE.
