Gabriele Magagnini
Commemorato Brodolini a 50 anni dalla scomparsa
A 50 anni dalla scomparsa, la commemorazione di Giacomo Brodolini, uno dei figli illustri della città, il “padre” dello Statuto dei lavoratori, già Ministro del Lavoro, un uomo fortemente impegnato nel sindacato e nel Partito Socialista. Una figura forte, quella del recanatese, prematuramente scomparso a soli 49 anni, attento alle riforme e che, solo per mancanza di tempo, non riuscì ad occuparsi delle politiche del lavoro a livello internazionale. Presso il civico cimitero, si sono ritrovati presso la sua tomba in diversi, come avviene ogni anno, per ricordare un uomo dagli alti valori e proprio di questo ha parlato il sindaco Antonio Bravi nel ricordare un Brodolini più che mai attuale, spiegando: «Quest’occasione dà risalto a questa commemorazione che facciamo ogni anno qui al cimitero ormai da tanti anni. E’ un’occasione che ci fa tornare indietro nel tempo ma ci fa pensare anche all’attualità della figura di Giacomo Brodolini. Sappiamo quanto lui abbia lottato per certi valori, essere al fianco dei lavoratori credendo che il movimento dei lavoratori fosse il mezzo con il quale modernizzare il paese. Credo che oggi sentiamo sempre parlare di riforme, l’attualità sta proprio in questo, cioè cercare di modernizzare il paese tenendo conto che il lavoro deve essere al centro dell’attenzione di chi ci governa ma il lavoro deve essere anche buono e giusto perché non basta solo lavorare, ma bisogna avere anche un riconoscimento equo per il lavoro che si svolge. Io direi che il pensiero che dobbiamo rivolgere oggi all’attualità tenendo conto di quello che ci insegna la storia sia proprio questo: la necessità di un lavoro adeguato e riconosciuto». Il segretario nazionale della CGIL, Maurizio Landini, presente anche al civico cimitero ha qui affermato: « Brodolini, autorevole dirigente del PSI, è sempre stato dalla parte del lavori e dei lavoratori, oggi sono cambiate tante cose ma non è cambiato il fatto che per vivere ci sono persone che hanno bisogno di lavorare e dei diritti che sono sanciti dalla Costituzione. Credo che il punto di fondo di oggi sia quello di ricostruire un’unità sociale del mondo del lavoro e rimettere al centro i diritti di chi lavora tanto più in una fase in cui la discussione non è solo avere un lavoro con i diritti, che è già cosa complicata, ma è una fase in cui il lavoro è anche cosa si fa, perché lo si fa, con quale sostenibilità ambientale. Crdo che siamo in un passaggio di stagione ma anche di sistema di produzione e l’intelligenza e i diritti delle persone sono un grande valore. La storia non si ripete e quindi le responsabilità sono di quelli che ci sono e di ciò che ognuno fa rispondendo ai propri bisogni e alle idee e questa è la battaglia che sta portando avanti la CGIL nel riconquistare quello statuto dei lavoratori in questi anni messo in discussione». La celebrazione di Brodolini è proseguita nell’Aula Magna del Comune dove il Circolo Pietro Nenni di Ancona con il patrocinio del Consiglio Regionale delle Marche e del Comune di Recanati, ha organizzato l’incontro sul tema “Le riforme di Giacomo Brodolini e il nostro tempo”. Interventi di Antonio Bravi, sindaco di Recanati, Moreno Pieroni, assessore regionale alla cultura e turismo, Fabio Corvatta, Presidente del Centro Nazionale Studi Leopardiani, Paolo Pascucci, professore ordinario di Diritto del Lavoro del dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Urbino, Angelo Tiraboschi, Parlamentare dell’XI Legislatura e Maurizio Landini, Segretario Nazionale della CGIL.


