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  • Immagine del redattoreGabriele Magagnini

CONFERITA AD ALFREDO MORETTI LA MASSIMA ONORIFICIENZA LIONS

Si è svolta l’altra sera, presso la sala convegni degli Ircer, la cerimonia per celebrare i 50 anni della costituzione del Lions Club Recanati-Loreto. Sala gremita di ospiti con il neo sindaco Antonio Bravi, gli altri due candidati sindaci Graziano Bravi e Simone Simonacci, l’assessore Rita Soccio, il vicecomandante della Stazione Carabinieri M.llo Angelo Pardi, molti soci del Club e componenti del consiglio della Fondazione Ircer. Ad introdurre i lavori è stato il cerimoniere avv. Donato Attanasio, poi i vari interventi del sindaco Bravi, del presidente del Lions Club Recanati-Loreto, Col. Nicola Nacchia, che ha ripercorso la storia dei Lions, ricordato il suo fondatore e spiegato gli scopi che i Lions perseguono, tutti dediti alla solidarietà, a dare sostegno a chi più ne ha bisogno e, per questo, ha sottolineato l’opera meritevole svolta dagli Ircer, una realtà che ha avuto modo di conoscere approfonditamente e d’esempio per l’intero territorio. Quindi il Presidente, nel ricordare il mezzo secolo di attività del Club di Recanati-Loreto, ha consegnato la massima onorificenza lionistica internazionale “Melvin Jones Fellow” al presidente della Fondazione Ircer Assunta di Recanati, dott. Alfredo Moretti affermando: «Noi Lions, nell’assegnare la Melvin Jones Fellow, attribuiamo ad un membro della nostra comunità il pubblico riconoscimento del suo straordinario modo di essere, per sé e per gli altri. Esprimendo al contempo la gratitudine collettiva, questo è l’altro insopprimibile significato della parola “riconoscere”, per aver potuto beneficiare, direttamente o indirettamente non conta, di questa ricchezza esistenziale». Al dott. Moretti è stato riconosciuto l’intenso impegno a valorizzare l’attività socio-sanitaria della Fondazione Ircer mostrando sempre un atteggiamento positivo all’ascolto di ogni istanza o assistenza, rivelando una spiccata sensibilità verso i bisogni degli altri. Svolto poi il ruolo di presidente pro-tempore con competenza e professionalità, in collaborazione con gli altri consiglieri con i quali ha saputo creare uno spirito di squadra, affrontando ogni problematica, con pacatezza, equilibrio e moderazione. Il medico e presidente degli Ircer, visibilmente emozionato, ha affermato: « Da tanti anni faccio il medico di medicina generale sul territorio ma, misurandomi in questa nuova realtà, ho iniziato a scoprire che c’erano delle mutazioni completamente nuove. Non è più solo sanitario ma sociosanitario e quindi è stata una novità anche per me: questo è stato il filo che ho messo in questa esperienza agli Ircer e, in questo ruolo, sono riuscito a mettere a punto delle situazioni innovative e positive per la Fondazione grazie alla collaborazione con la “squadra”. Il primo obiettivo che mi sono dato è stato quello di vedere la fragilità al centro del nostro progetto e provando a risolvere le problematiche connesse, affrontare un disagio che per l’anziano prima era solo quello anagrafico mentre ora si è allargato perché è diventato sociale-dinamico oltre che sanitario.





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