Gabriele Magagnini
IL COMITATO DI QUARTIERE CASTELNUOVO RINGRAZIA
Il Comitato di Quartiere Castelnuovo, risponde alla lettera inviata alla stampa dall’Amministrazione comunale il giorno 1 luglio con il PDF dell’elenco delle opere che il Comune ha realizzato nel rione durante il decennio dell’Amministrazione Fiordomo,esprimendo vivissima soddisfazione. Grazie per aver sistemato i bagni in Via Pintura del Braccio (punto 2), non sapevamo che il rione Castelnuovo arrivasse oltre il cimitero. Per noi è stata una vera sorpresa! Ringraziamo per aver rinnovato la pubblica illuminazione e asfaltato le strade (una in occasione della Tirreno Adriatica), come nelle altre zone di Recanati. Grazie per il rattoppo, e non un rispettoso restauro, della trecentesca Porta Cannella uno dei monumenti storici della città. Ringraziamo anche per l’interesse dimostrato per la riapertura della Chiesa ma su questo punto vi abbiamo preceduto poiché abbiamo saputo prima di voi, durante la nostra assemblea pubblica del giorno 1 luglio, che il cantiere per la messa in sicurezza aprirà entro l’anno. Vi siamo grati per la realizzazione del nuovo collettore fognario, investimento Astea (punto 10) e per aver reso la città, e non solo il quartiere, più salubre. Grazie anche per la manutenzione della scuola comunale (punto 9), pensavamo fosse di vostra competenza non solo per il rione ma per tutta la comunità. Ancora grazie per la pulizia delle fontanelle, su nostro suggerimento, perché pensavamo fosse un lavoro di manutenzione per l’igiene pubblica e non un intervento straordinario. Ci dovremmo sentire dei veri privilegiati!
Il rione Castelnuovo è e rimane un ossimoro: “centro storico di periferia” da lungo tempo sinonimo di antico e marginale a causa di una limitata rete di infrastrutture e servizi, difficoltà o impossibilità alla percorribilità pedonale, perdita di attività qualificate, pochi parcheggi, uno spazio di flusso erratico del traffico, e non-luogo di vita comune perché sta perdendo riconoscibilità e identità collettiva, senza contare gli edifici dell’IRCER in degrado. Chi abita qui da anni ha visto il rione spopolarsi e soffrire per la svalutazione delle case e la chiusura dei numerosi negozi. L’Amministrazione non può negare che i problemi sono ancora molti ma,attualmente, quello più importante da risolvere, è il risentimento dell’Amministrazione nei confronti del Comitato ogni qualvolta si esternano pubblicamente delle considerazioni e opinioni,ritenute SEMPRE offensivecome è accaduto per le ultime dichiarazioni del vicepresidente Andrea Tubaldi, il quale si lamentava delle false promesse di lavori che sarebbero dovuti iniziare a date certe, risalenti a tre anni fa. Per il rispetto che dobbiamo a quei cittadini che si sono rivolti a noi con la speranza di migliorare l’ambiente e la qualità di vita dell’intera comunità, il Comitato ribadisce con forza il principio della reciproca collaborazione chedeve essere assolutamente alla base dei rapporti con l’Amministrazione. In fin dei conti siamo un insieme di persone apolitiche accomunate dall’amore per il quartiere. Operiamo con l’intento di migliorare il rione contrastando l’abbandono della cura del territorio, la disgregazione sociale, l’individualismo e crediamo fortemente che il Comitato sia un segno e un sintomo di sicura vitalità civica, di impegno della società civile, di senso della comunità e non strumento di dissapori e contrasti.
