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  • Immagine del redattoreGabriele Magagnini

IL CONSIGLIO RESPINGE LA PROPOSTA DI UN GARANTE DEI DIRITTI DELL'INFANZIA E ADOLESCENZA A RECANATI

Il coordinatore locale della Lega Salvini Premier lamenta come il consiglio comunale abbia respinto la proposta dell’istituzione del Garante dei Diritti per L'Infanzia e l'Adolescenza della Città di Recanati. Portando ad esempio alcune situazioni verificatesi nelle Marche, Benito Mariani, coordinatore cittadino della Lega Salvini Premier fa notare come attualmente l' Ufficio Servizi Sociali del Comune di Recanati ha in carico circa 67 minori a seguito di provvedimento dell' Autorità Giudiziaria e su richiesta di aiuto spontaneo delle famiglie. Questo il motivo dell’ interrogazione al sindaco e all'assessore ai servizi sociali, per sapere se sono a conoscenza dei casi sopracitati e se il giudice e i professionisti (giudici onorari, psichiatri, psicologi, assistenti sociali, operatori) che si occupano e/o si sono occupati degli affidi dei minori in carico al Comune di Recanati. Di qui la richiesta a sindaco e assessore se ritengono opportuno verificare qualsiasi possibile conflitto di interesse tra il giudice in questione e i professionisti (giudici onorari, psichiatri, psicologi, assistenti sociali, operatori) e le strutture/associazioni che operano nella tutela minorile e nell’assistenza sociale e alle famiglie della Regione Marche a cui sono stati dati in affido i minori in carico al Comune di Recanati. «Sicuramente – spiefa Mariani- la figura di un Garante Comunale sui diritti per l'infanzia e l'adolescenza potrebbe essere utile e di aiuto. Prendiamo atto, purtroppo, con grande rammarico di come sia stata respinta da parte di tutta la maggioranza guidata dal sindaco Antonio Bravi, la nostra proposta di Istituire la figura del garante comunale dei diritti per l'infanzia e dell'adolescenza. Nell'ultima seduta del Consiglio Comunale che si è tenuta lo scorso lunedì la decisione della maggioranza è stata motivata dal fatto che alcuni mesi fa Recanati ha aderito alla rete regionale “ Città Sostenibili e amiche dei bambini e degli adolescenti nelle Marche” dove nel protocollo viene indicato un “Osservatorio” e non un garante. A tutt'oggi rileviamo come tale Osservatorio, oltre ad non essere indicato nelle leggi nazionali di riferimento, non sia regolamentato o codificato, non si conoscono le funzioni, i poteri, la composizione e i requisiti degli eventuali componenti, nonostante tale protocollo e questa rete sia attiva da anni in diversi Comuni delle Marche. Pertanto Recanati dovrà attendere dei mesi o forse più, che ci arrivi dall' ”alto” il regolamento giusto. Vogliamo ricordare che per i bambini e le loro famiglie essere e rimanere separati per mesi, può rappresentare un' eternità e un forte trauma. Strappare ingiustamente un bambino alla propria mamma può essere considerata una delle violenze più forti commesse verso una donna». La figura del Garante comunale, proposta dalla Lega, discende ed è conforme alla legge n. 112 del 12/07/2011 che ha istituito l'Autotità Garante Nazionale per l'Infanzia e l'Adolescenza, da cui poi sono stati istituiti i Garanti Regionali con funzioni, anche, di Difensori Civici. «La nostra proposta, corredata anche da un regolamento chiaro che segue pedissequamente le disposizioni della legge sopracitata, conclude Benito Mariani, poteva anche essere presa in considerazione e applicata da subito, e, magari, successivamente integrare o assorbire la figura del Garante Comunale dall'eventuale e futuro Osservatorio. In molti comuni italiani e nelle Marche è già stata istituita la figura del Garante Comunale. Nella nostra Regione altri Comuni si stanno già muovendo in questa direzione».



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