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  • Immagine del redattoreGabriele Magagnini

INAUGURATA STAMANE "IN DOMUM", L'OPERA DI ADINDA-PUTRI PALMA, ESPOSTA SINO AL 19/10

E' stato inaugurato stamane sotto il loggiato del palazzo Comunale di Recanati il progetto “In Domum” dell’artista Adinda-Putri Palma (nata a Matelica nel 1986), uno dei sette progetti vincitori del bando nazionale “Per chi crea”, promosso dal Mibact e gestito da Siae, presentato dall’Associazione Amici di Palazzo Buonaccorsi di Macerata. Presenti alla cerimonia inaugurale l'artista, il sindaco Antonio Bravi e l'assessora alle culture Rita Soccio per il Comune, Nikla Cingolani, esperta d'arte e Paola Ballesi dell'associazione Amici di Palazzo Buonaccorsi, oltre ad alcuni studenti. L’opera consiste in un volume ad arco autoportante (H.3,60 x L. 3m P.1m) che sovrasta un’apertura percorribile ed è costituita da una combinazione di materiali della bioedilizia come legno e paglia e dipinta con pitture industriali. Per la parte architettonica l’artista ha tenuto come riferimento le esperienze del Bauhaus (casa del costruire) e delle avanguardie storiche, mentre per la parte pittorica e ha creato un campionario “lottesco” dopo aver svolto una ricerca cromatica dei dipinti di Lorenzo Lotto, durante la visita dei musei marchigiani in cui sono conservati. Di grande ispirazione è stata l’Annunciazione conservata nel Museo di Villa Colloredo Mels di Recanati, dove l’arco è utilizzato dal grande artista veneto non solo come elemento scenografico ma come un dispositivo simbolico poiché proietta una circostanza soprannaturale all’interno dell’ambiente domestico della Vergine.

L’opera IN DOMUM, chiamata anche “Arco della Rinascita”, è una risposta resiliente a situazioni traumatiche come il sisma. Nel 2016 – spiega infatti l’artista - sono accaduti due fatti straordinari che hanno instillato in me la necessità di parlare dell’abitare e del vivere/fare casa con un progetto artistico. Un viaggio in bicicletta di 7000 Km attraverso l’Europa per tornare a casa nelle Marche e il terremoto che ha colpito il centro Italia nel 2016. Con questo lavoro vorrei mettere in moto una riflessione sulla cultura dell’abitare ed il concetto di casa rapportata al contesto post-sisma delle Marche offrendo spunti per un percorso costruttivo alternativo”.

Il progetto è patrocinato dai Comuni di Macerata, di Recanati e di Matelica, città appartenenti alla rete del MaMa – Marca Maceratese, creata dopo il sisma del 2016 per valorizzare e promuovere il territorio e il patrimonio artistico.






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