Gabriele Magagnini
L'ASS. OMPHALOS ED IL CAMPO ESTIVO PER I GIOVANI AUTISTICI REALIZZATO A RECANATI
NOTA DELL'ASSOCIAZIONE OMPHALOS
<<Vorremmo segnalare una piccola storia che però può dare tanta speranza alle famiglie come le nostre, che vivono quotidianamente il peso e la ricchezza di un figlio autistico.
Come per tutti i bambini, ma ancora di più per i nostri figli, il confinamento a casa ha portato uno sconvolgimento molto difficile da risistemare. La routine quotidiana delle attività a scuola e a casa, la socialità della vita in classe sono state cancellate da un giorno all’altro. La didattica a distanza, pur approntata dalle insegnanti con tanta passione, non si è rivelata uno strumento adatto alla maggior parte dei bambini con autismo grave. Lo stop improvviso dei trattamenti abilitativi ha fatto sì che le abilità conquistate dai bambini con tanto sacrificio si indebolissero, che sorgessero nuovi comportamenti problematici, che i genitori tentassero di sostituirsi ai terapisti e agli educatori professionali con risultati frustranti. Sono tutte esperienze comuni a tante famiglie che hanno vissuto il periodo di confinamento trovandosi abbandonate nella gestione del proprio figlio. Con la fine dell’emergenza, noi famiglie dobbiamo riappropriarci della nostra normalità sbilenca e metterci immediatamente ad aggiustare i danni patiti dai nostri figli, che richiederanno tempi lunghissimi per trovare rimedio. La ripresa dei campi estivi è un’opportunità. Ma come fare? Qui nelle Marche, i genitori di bambini autistici non si sono scoraggiati davanti ai ritardi organizzativi, alla confusione sulle misure di prevenzione del contagio, alle limitazioni e difficoltà di ogni genere propri dei Campi Estivi organizzati dai Comuni. Questi genitori si sono rimboccati le maniche e hanno organizzato loro stessi non uno, ma ben due campi estivi nei comuni di Recanati(MC) e Acquaviva Picena (AP), destinati a bambini con autismo dai 3 ai 12 anni di età. L’associazione di genitori "Omphalos Autismo & Famiglie" OdV, dal 7 al 24 luglio offre a quasi 30 bambini la possibilità di svolgere attività educative specifiche per la loro disabilità. Questa iniziativa coinvolgerà gli stessi educatori con cui speriamo che i nostri figli possano rientrare in classe a settembre: infatti un altro obiettivo primario di questi campi è far conoscere agli educatori le migliori pratiche per facilitare l’apprendimento e l’espressione di nuove abilità. Questo compito è affidato a professionisti del settore, che assisteranno alle attività dei bambini e terranno incontri di formazione con gli educatori. Perché vale la pena raccontare questa storia?
Sarebbe interessante spiegare come dei semplici genitori siano riusciti a coinvolgere le amministrazioni locali, a inventare gli spazi e le misure adatti ai bambini e rispettosi delle norme Anti-COVID, a reperire i fondi, a districarsi nell’immancabile burocrazia e come abbiano infine coinvolto le altre famiglie, gli educatori, i professionisti, i volontari.
È una storia di ripartenza, è un’esperienza di autogestione dei genitori per i genitori, che può essere ripetuta ovunque, anche e specialmente in quelle aree d’Italia dove sfortunatamente attorno alle famiglie con bambini autistici c’è il deserto di strutture educative e personale formato. D’altra parte, la vostra voce servirebbe concretamente a dare visibilità e sostegno nella nostra comunità a tante famiglie che altrimenti resterebbero invisibili.
Siamo sicuro che capirete il nostro entusiasmo e che ci ricontatterete>>.
Il centro estivo di Recanati è stato realizzato con il contributo decisivo dell'amministrazione comunale, che ha guidato l'associazione nella ricerca dei locali, ha fornito una formazione fondamentale sulla sicurezza anticovid, semplificando anche le procedure burocratiche di accreditamento e infine ha contribuito in maniera significativa a supporto economico per le famiglie.
L'esempio dell'amministrazione di Recanati è poi stato seguito dalle altre amministrazioni per i bambini provenienti da altri comuni.
