Gabriele Magagnini
L'ASSESSORE MICHELE MORETTI SUGLI ACCORDI AGROAMBIENTALI
Il Comune di Recanati, in seguito alla domanda di aiuto presentata a fine maggio alla Regione Marche, Servizio Politiche Agroalimentari all’interno del Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 per la “Tutela del suolo e prevenzione del rischio idrogeologico”, il “Sostegno per azioni collettive per mitigazione e adattamento al cambiamento climatico e per miglioramento ambiente” , ha ottenuto un finanziamento di 20mila euro per la presentazione dello studio di fattibilità relativo al progetto degli interventi individuati nella domanda stessa. «Gli Accordi Agroambientali d’Area – spiega l’assessore Michele Moretti- sono finalizzati a coinvolgere ed aggregare diversi soggetti pubblici e privati intorno ad una specifica problematica di carattere ambientale e gestionale, in modo da attivare un nuovo metodo di gestione territoriale condiviso e, quindi, realizzare interventi per affrontare tali criticità in maniera coordinata. Lo strumento coinvolge gli imprenditori agricoli e altri soggetti, come i gestori delle aree protette, il Comune, il Consorzio di Bonifica delle Marche e Astea Spa». La maggior parte degli interventi di progetto riguardano aree di versante (sistemazioni idraulico agrarie; riprofilature di terreni, riconsolidamenti di scarpate poderali e stradali, drenaggi. Il progetto di Recanati ha proposto interventi anche in ambito fluviale che riguardano il consolidamento delle sponde ma che in ogni caso sono significativi per garantire la regolarità di deflusso delle acque. A questo proposito verranno coinvolti Servizi della Giunta regionale, competenti in materia di tutela dei corsi d’acqua, per attivare una collaborazione finalizzata al corretto sviluppo dei previsti “studi di fattibilità”, per la tutela del suolo e prevenzione al dissesto idrogeologico. «La partecipazione allo studio di fattibilità, chiarisce l’assessre Moretti- oltre che rappresentare una valida occasione di formazione per accedere ai fondi Comunitari e realizzare gli investimenti previsti, darà la possibilità di sperimentare, su casi reali, nuovi approcci di intervento. L’ambizione è quella di realizzare dei validi esempi, in linea con le finalità del Piano di Sviluppo Rurale Marche 2014 – 2020, e lasciare in eredità un nuovo metodo di gestione territoriale che possa essere garantito dal contributo di tutti, nell’ordinarietà. L’intervento pubblico ci dovrà essere comunque ma per coprire i rischi di eventi e fenomeni straordinari di difficile previsione».
