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  • Immagine del redattoreGabriele Magagnini

LA PANDEMIA DEL CORONAVIRUS E L'INFERNO DELLE CARCERI


LA RIFLESSIONE DELL'AVV. PIERGIORGIO MORETTI DI RECANATI

"Le prescrizioni dell’OMS e dei Governo per contenere la pandemia dei Corona virus sono precise e chiarissime: 1) Pulirsi frequentemente le mani con detergenti; 2) Quando si tossisce coprire la bocca con un fazzoletto e gettare via il fazzoletto e lavarsi le mani; 3) Evitare luoghi affollatI 4) Mantenere una distanza minima interpersonale di almeno un metro. Leggiamo, ora, la denuncia dell’Associazione Antigone sullo stato delle carceri in Italia: “Sovraffollamento cronico – celle senza doccia – celle di punizione con detenuti senza materassi – reparti di infermeria con detenuti psichici nudi obbligati ad avere finestre aperte – detenuti costretti in celle con meno di 3 mq. di spazio – penitenziari con celle senza doccia o peggio con WC non separati dalla cella”. Questo è l’inferno delle carceri in Italia. Sono stati presi dal Governo provvedimenti molto seri per contrastare la pandemia. C’è stata una particolare attenzione anche per i cani: è consentito portarli a spasso nei pressi di casa. Nemmeno una parola sui 60.000 reclusi con un tasso di sovraffollamento del 120 per cento. Solo nell’ultimo decreto si concede la possibilità per i detenuti con una pena fino a 18 mesi di ottenere la detenzione domiciliare. Una risposta assolutamente inadeguata rispetto alla condizione dei detenuti ai quali è negato di porre in essere proprio quelle prescrizioni minime dettate dal Governo per difendersi dal rischio del coronavirus La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha già condannato lo Stato Italiano proprio per le condizioni disumane dei detenuti. Il Ministro Bonafede è il primo responsabile dello stato disastroso delle carceri per aver bloccato la riforma penitenziaria, proposta dal precedente Ministro di Grazia e Giustizia Orlando, proprio per “eliminare il sovraffollamento, assegnando priorità alle misure alternative ai carcere, potenziando il trattamento dei detenuto e il suo inserimento sociale”. Con quella riforma si sarebbero create condizioni più umane e dignitose per i detenuti e soprattutto si sarebbe alleggerito in modo risolutivo il problema del sovraffollamento delle carceri. La demagogia dei giustizialisti da balcone, aggravata da una disarmante incompetenza, ha peggiorato la vita nelle carceri e la pandemia dei coronavirus farà esplodere in modo tragico la situazione. Com’era prevedibile, si stanno verificando i primi casi di coronavirus tra i detenuti e c’è da temere un’incontrollabile diffusione del contagio all’interno delle carceri. Di fronte al pericolo gravissimo del dilagare della pandemia, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo non si limiterà più a contestare le condizioni disumane dei detenuti ma chiamerà io Stato italiano a rispondere dell’attentato alla salute e alla vita di chi è in carcere".



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