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  • Immagine del redattoreGabriele Magagnini

LUNEDI 24 MAGGIO LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO "IO.R.I.E.S.C.O."

Descrizione del contesto

Nell’ultimo decennio, l’estensione del fenomeno gioco d’azzardo ha raggiunto proporzioni mai viste prima: nel 2018 l’Istituto Superiore di Sanità rilevava 18 milioni di italiani che hanno giocato almeno una volta nell’ultimo anno; di essi circa un milione e mezzo sono considerati “giocatori problematici”, cioè prossimi alla dipendenza.

Si tratta di una emergenza riconosciuta e affrontata con programmazioni nazionali e regionali, tuttavia resta un fenomeno prevalentemente sommerso. Da un lato, infatti, i giocatori sono all’interno di una cultura della normalizzazione del gioco (quasi interamente legale, con luoghi di accesso capillari), dall’altro, affrontano un percorso di graduale emarginazione, solitudine, impoverimento, compromissione sul piano lavorativo, relazionale e familiare.


La nuova proposta progettuale e la sua finalità

Il progetto “IO R.I.E.S.C.O. – Rete Integrata E Socio-sanitaria per il Contrasto e l’Opportunità di uscita dalla ludopatia o patologia da gioco d’azzardo” – coordinato da MOICA - Movimento Italiano Casalinghe) e UPTER Impresa Sociale e Associazione MAGLIANA ’80, realizzerà nell’arco temporale di 18 mesi, a partire da ottobre 2020, azioni sinergiche di contrasto al fenomeno del Gioco d’Azzardo Patologico (G.A.P.) su tutto il territorio nazionale.

Il nuovo progetto è in continuità con il precedente (“SAFE-GAP” 2019), che ha rilevato la presenza dei servizi, pubblici e privati, deputati al gioco d’azzardo patologico e ha promosso la collaborazione tra gli stessi, il lavoro di rete.

Il progetto “Io Riesco” intende creare le condizioni per:

a) moltiplicare gli interventi di prevenzione della dipendenza da GAP;

b) facilitare l’accesso ai servizi e l’intervento precoce, attraverso efficaci fonti di informazione e orientamento favorendo così interventi precoci e tempestivi;

c) una presa in carico globale e condivisa di persone e famiglie con bisogni complessi.

Dai risultati del precedente progetto erano emerse sia la validità delle esperienze di collaborazione tra i servizi che si occupano della dipendenza da gioco d’azzardo - tuttavia ancora poco inclini alla cultura della rete - sia la necessità di connettere le risposte dei servizi socio-sanitari con quelle di agenzie e organismi che affrontano il sovraindebitamento e le problematiche patrimoniali degli utenti. Emergeva altresì il ruolo, in molti casi cruciale, delle associazioni di auto mutuo aiuto di utenti e parenti.

Il progetto “IO RIESCO” ha la finalità di sviluppare sempre più nei territori un sistema qualificato di interventi integrati, in grado di orientare, accogliere ed accompagnare con maggiore tempestività ed efficacia i soggetti affetti da GAP verso l’uscita dalla dipendenza.

I risultati concreti

Il progetto mira a conseguire i seguenti risultati:

Messa in rete dei servizi previa apposita mappatura con la formalizzazione di 2 reti per regione, composte ciascuna da almeno 5 organismi tra i seguenti: Ser.D, Servizio sociale, Caritas, gruppo AMA, Associazione dedicata, Cooperativa sociale, Fondazione antiusura, Organismo Composizione della Crisi. La rete, opportunamente stabilizzata e formalizzata, permetterà la presa in carico globale, condivisa e integrata dei giocatori dipendenti e loro famiglie.

Costruzione di un sistema informativo. A servizio delle reti create nel progetto sarà messo a punto un sistema di raccolta dati informatico che faciliterà gli scambi interni alla rete. Il sistema consentirà la registrazione dei casi che accedono ai servizi e degli interventi/prestazioni fornite da ciascun presidio del territorio al fine di monitorare il percorso dell’utenza e verificare la realizzazione dei progetti individualizzati. Si predisporrà pertanto una “cartella utente informatizzata” condivisa, alimentata in tempo reale, e tale da permettere la circolazione delle informazioni tra tutti i partner.

Sviluppo di iniziative di informazione/formazione dei cittadini rappresentativi dei vari organismi della comunità (servizi, scuole, associazioni di vario tipo, parrocchie, sindacati, comitati di quartiere e altri) oltre al Numero Verde di orientamento dei cittadini. Le varie iniziative sensibilizzeranno i diversi soggetti aggregativi sul fenomeno, promuovendo una cultura della prevenzione e veicolando informazioni su “cosa fare” quando si entra in contatto con questa patologia. Le iniziative informative/formative contribuiranno a promuovere una comunità competente e attiva sul fenomeno.

Monitoraggio e valutazione del progetto attraverso il coordinamento delle attività tra i partner (con riunioni periodiche) per garantire rispetto dei tempi e degli obiettivi e quindi il raggiungimento dei risultati attesi, sulla base di specifici indicatori di efficienza e di efficacia e con l’utilizzo di appositi strumenti di rilevazione. Con tale azione si opererà anche un controllo nella realizzazione degli obiettivi.

La valutazione terrà conto anche dell’impatto delle attività in una fase intermedia del progetto (con appositi indicatori) e a due anni dal termine delle stesse per misurare la sostenibilità dei risultati nel tempo e la trasferibilità ad altri territori.

Diffusione delle azioni e dei messaggi attraverso un’articolata campagna di comunicazione attuata con vari media e sviluppata durante l’intera durata del progetto. Tale operazione verrà facilitata dalla capillare rete degli enti partner sul territorio nazionale con i relativi apparati di comunicazione. Tale comunicazione divulgherà anche i risultati del progetto e i modelli delle “buone pratiche” rilevate e trasferibili ad altri territori e consentirà lo sviluppo delle reti di stakeholders coinvolti sui temi delle ludopatie e del sovraindebitamento.



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