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  • Immagine del redattoreGabriele Magagnini

NON CI SONO SOLO I MALATI DI CORONAVIRUS

NOTA DEL DOTT. MARCO BUCCETTI DEL COMITATO A DIFESA DEL PUNTO DI PRIMO INTERVENTO DI RECANATI <<In questo momento critico per tutto il nostro Paese e anche per la nostra cittadina recanatese, occorre fare una riflessione: Le nostre paure e le nostre menti sono giustamente focalizzate sugli effetti del Coronavirus e nel poter attuare le giuste procedure per trattare tale pandemia dilagante; ciononostante non può e non deve essere dimenticato il fatto che i singoli cittadini non soffrono e non muoiono solo di Coronavirus. Di questa tragica situazione se ne stanno rendendo conto tutti quei cittadini che, pur avendo bisogno, si vedono negare visite o indagini mediche, si vedono procrastinare le prenotazioni già fatte da mesi od operazioni chirurgiche già in programmazione; peraltro si osserva anche nella titubanza che hanno molti pazienti che, pur necessitando di indagini o trattamenti per patologie croniche gravi, cercano di rinviarle nel timore di essere contagiati all’interno della struttura residuale del nostro vecchio Ospedale (ormai quasi vuoto con solo la presenza di alcuni pazienti positivi al virus). Ne sono anche testimonianza tutti i medici di famiglia che hanno difficoltà a far effettuare indagini o trattamenti specialistici a soggetti “non infetti”; come ne sono ulteriormente testimoni anche gli operatori del Punto di Primo Intervento e dell’Emergenza che stanno in difficoltà nell’operare in un ambito territoriale caotico e senza chiari punti di riferimento. Pertanto, il nostro Comitato sollecita gli organi competenti ad individuare strategie chiare e utili per strutturare percorsi clinico-terapeutici differenziati (COVID e NON-COVID) agevolmente accessibili per la nostra cittadinanza. In particolare suggeriamo la scelta di individuare nella nostra struttura del Ex Ospedale di Recanati un concreto punto sanitario “NON-COVID” per poter avere in tal modo un utile presidio di riferimento per tutti i pazienti che lo necessitano; in tal modo la nostra Struttura del “Santa Lucia” potrebbe essere, assieme all’Ospedale di San Severino Marche, un adeguato strumento clinico-terapeutico Non-Covid nel percorso differenziato di risposta alle necessità della popolazione; in tal modo sarebbe data giusta copertura alla zona costiera (Recanati) e alla zona interna (San Severino) della nostra Area Vasta n.3. Il comitato chiede, inoltre, che venga potenziato il Punto di primo Intervento con medici dedicati, considerata anche la estrema carenza di personale medico interno all’ospedale Santa Lucia, e con adeguate attrezzature diagnostiche. Infine, considerata la grave situazione creatasi alla RSA e che sta coinvolgendo anche la Casa di Riposo, sollecita la predisposizione, con particolare urgenza, di uno specifico servizio medico con regolare incarico a personale dedicato (attrezzato con strumentazioni e presìdi idonei alla prevenzione e primo trattamento COVID-19) che operi nell’arco delle 24 ore per assistere al meglio i pazienti presenti, supportando il medico già presente nella struttura IRCER e garantendo una continuità terapeutica nella RSA>>.


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