Gabriele Magagnini
PRIMI PASSI DEL COORDINAMENTO DEL CENTROSINISTRA RECANATESE
Si ricercano i temi sui quali creare condivisioni e aprire il dibattito a quanti e quante siano interessati alla vita politica locale
Attorno alla già ufficialmente annunciata candidatura del Sindaco Antonio Bravi si vanno aggregando persone e gruppi che intendono lavorare insieme in vista delle elezioni amministrative della primavera 2024.
Punto di partenza è l’esperienza di governo degli ultimi quattordici anni, considerata come un indiscusso valore per il lavoro di risanamento e consolidamento del bilancio comunale, le operazioni di restyling della città, le tante iniziative, l’attenzione alle fasce più deboli della popolazione e all’ambiente, accanto alla consapevolezza di alcuni limiti che sarebbe illusorio voler negare. È anche condivisa la consapevolezza che serva l’apporto di tutte le energie della società recanatese, delle associazioni, di singoli cittadini e singole cittadine che sentono di voler condividere un grande sforzo progettuale e programmatico, al quale si intende lavorare nei prossimi mesi. Una cosa è certa e positivamente valutata tra coloro che, da qualche settimana, si incontrano in modi ancora informali per confrontarsi sui contenuti che potranno divenire piattaforma aggregante, ed è l’apertura a forze politiche che da un lato, in qualsiasi forma, marcano una distanza dalle posizioni della destra, e dall’altro esprimono visioni consonanti sulla Città di Recanati come una città dell’inclusione e dell’accoglienza, della solidarietà e delle pari opportunità per tutti e tutte, che si occupi di beni comuni attivando i giovani per la loro custodia, che sostenga i servizi sociali come connettivo basilare del vivere di ogni cittadino o cittadina e di ogni famiglia, che valorizzi le potenzialità turistiche e culturali, che faccia della sostenibilità ambientale un obiettivo irrinunciabile, che utilizzi in modo sano e oculato le ingenti risorse dei PNRR, portando a termine i cantieri che a breve avranno inizio grazie al grande impegno per l’intercettazione dei fondi.
È anche condivisa la consapevolezza che le aggregazioni della destra in questo momento storico innegabilmente viaggiano con il favore di una gran parte di quanti e quante si recano alle urne a votare e che, da questo punto di vista, uno dei primi obiettivi è che si ricrei una fiducia verso le istituzioni grazie all’adozione di modi il più possibile trasparenti e onesti.
Preoccupano infine alcune scelte politiche in corso che vanno a discapito delle classi più povere e svantaggiate, con un progetto di riforma fiscale “flat tax” che taglierà le tasse ai ceti più abbienti mettendo a rischio l’erogazione di servizi pubblici, con scelte discutibili su temi caldi come quelli dell’immigrazione, con la progressiva privatizzazione di beni comuni come l’acqua che nella nostra Provincia potrebbe a breve diventare oggetto di mercato ed evidenti difficoltà nel settore della sanità regionale.
Dunque si vanno delineando i contorni di un’aggregazione politica che, se da un lato si riconosce nella condivisione di obiettivi ritenuti come prioritari, dall’altro sa anche su quali marcare in qualche modo la differenza e le distanze.
