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  • Immagine del redattoreGabriele Magagnini

RECUPERO DELLE SOMME DOVUTE DAI CONTRAVVENTORI AL CODICE DELLA STRADA

- Il Comandante della Polizia Locale di Recanati, Gabriella Luconi, ha emesso la determina dirigenziale per il recupero giudiziale nei confronti dei contravventori morosi alle norme del Codice della Strada. Nello specifico è stata incaricata la Soc. Abaco, Servizi per gli Enti Locali, di Padova, per il recupero delle sanzioni derivanti dalla precedente attività stragiudiziale con procedure esecutive, sulla base dell’elenco dei contribuenti morosi fornito dalla stessa. Per il Comune si tratta di recuperare ben 305 titoli per un totale di 116.427,99 euro, una bella sommetta che permetterebbe al Comune di poter eseguire degli interventi. L’Ente, sin da maggio 2015, ha definitivamente aggiudicato alla ditta Abaco il recupero stragiudiziale dei crediti tributari ed extratributari, prevedendo un aggio del 12,50% calcolato su tutte le somme riscosse oltre all’Iva ed un costo unitario per ogni pratica negativa di 9,50 euro più Iva per un costo complessivo delle pratiche negative non superiore ad una percentuale del 12,80% sulle somme riscosse per ogni lotto. Sempre nel 2015 è stata estesa all’Abaco anche l’attività giudiziale di riscossione coattiva dei crediti tributari tramite ingiunzione fiscale e procedure esecutive. Per questo, è stata ora adottata la determina con cui l’Ufficio di Polizia lLocale ha trasmesso all’Abaco, per una iniziale attività stragiudiziale, un elenco di partite non riscosse dalla precedente società, relativamente alle violazioni alle norme del Codice della Strada accertate negli anni sino al 2015, appunto per oltre 116mila euro. Tutto ciò poiche, sino ad ora, ci sono ancora tantissimi contribuenti che non hanno manifestato l’intenzione di intraprendere la via della conciliazione tramite la Abaco per sanare la loro posizione nei confronti dell’Amministrazione recanatese, tanto che così si è reso necessario dare il via all’attività giudiziale per il recupero delle partite insolute. Proprio vero, come dice il proverbio, “per pagare e morire c’è sempre tempo”.



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