Gabriele Magagnini
SABRINA BERTINI SULLA MANCATA APPROVAZIONE DEL BILANCIO
Sabrina Bertini, consigliere comunale della lista “In Comune”, interviene sulla mancata approvazione del bilancio consuntivo dicendosi «quasi certa che toccherà alla nuova amministrazione votare ed approvare consuntivo del 2018, salvo un intervento del Prefetto che diffidi l’attuale consiglio comunale scaduto a riunirsi prima della nomina dei nuovi eletti, scenario alquanto improbabile». A conferma dei timori quanto riportato nei giorni scorsi dal Corriere Adriatico con le dichiarazioni del presidente del consiglio Massimiliano Grufi che sembra per nulla intenzionato a fare una nuova convocazione dell’assise ben che nell’ultima seduta fossero diversi gli assenti. La Bertini afferma che questo sia « il regalo dell’amministrazione uscente e del suo assessore al bilancio il quale ha presentato il consuntivo a comizi elettorali convocati, sapendo che la maggioranza granitica di cui aveva goduto in dieci anni si era divisa in tre ed aveva presentato tre diversi candidati sindaci, sapendo che il clima era di guerra aperta, dopo aver rischiato già alla fine del mese di dicembre che il bilancio di previsione non venisse approvato. Ma occorreva prima star dietro alle variazioni di bilancio, anche queste tardive rispetto al programma dettato dal consiglio comunale, e alle spese che intanto corrono». Il quadro che si presenta oggi è preoccupante anche perché il nuovo consiglio comunale non sarà operativo prima della seconda metà del mese di giugno e occorrerà procedere alla convalida degli eletti, alle nomine delle commissioni, nonché alla pubblicazione del bilancio per i nuovi consiglieri comunali per poter portare al voto il consuntivo. Insomma se ne parlerà a luglio. Ancora la Bertini: «E a luglio, entro il 31, occorre approvare il bilancio consolidato e il Documento Unico di Programmazione, documenti che presuppongono la conoscenza da parte dei nuovi eletti dello stato dei programmi e della situazione dell’ente. Senza contare il lavoro cui saranno costretti gli uffici per predisporre tutti gli atti. Un bel regalo, non c’è che dire!!! Perché senza bilancio approvato non si possono fare mutui né assunzioni di personale. Chi si vanta di aver lasciato i conti a posto (tutto da verificare) lascia un comune senza aver approvato il consuntivo, cosa che mai era successa a Recanati. Se poi si leggono i post e le dichiarazioni apparsi in questi giorni dopo la squallida seduta di consiglio del 4 maggio dove tra i fuoriusciti del PD e quello che resta se ne sono dette di tutti i colori, adombrando anche un condizionamento degli organi amministrativi, allora viene il sospetto che non importasse poi così tanto che il bilancio non venisse approvato, che altri erano gli argomenti che stavano a cuore a chi ci ha governato in questi anni».
