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  • Immagine del redattoreGabriele Magagnini

SI E' SPENTO GIOVANNI D'ANDREA

Si è spento questa mattina, all’età di 89 anni, nella Clinica Villa dei Pini, Giovanni D’Andrea, uno dei cittadini più noti di Recanati, un imprenditore lungimirante, tutto casa e lavoro, capace di dare vita, nel lontano 1957, ad un piccolo laboratorio artigiano di pasta all’uovo, oggi conosciutissima ed apprezzata azienda che opera con sistemi moderni ma sempre nel rispetto della genuinità dei prodotti e della tradizione. Il pastificio D’Andrea è tra i più grandi produttori di pasta fresca e non solo e, proprio al suo fondatore si deve questa crescita frutto della sua lungimiranza, caparbietà e voglia di fare, forte del sostegno della sua famiglia, con la moglie Floriana, le figlie Maria Gina, Ivana e Tania e poi i generi Giovanni, Antonello e Massimo. Giovanni è stato l’esempio tipico dell’uomo che ama la sua azienda anche se nel tempo molte cose sono cambiate, come le abitudini dei consumatori e, spesso, anche i valori. Per lui i valori fondamentali sono sempre stati il lavoro, l’impresa, l’impiego quotidiano e, col lavoro, la sua intelligenza imprenditoriale, l’impegno, ha saputo costruire un’azienda apprezzata, stimata, considerata nell’economia marchigiana dai clienti e consumatori. D’Andrea è nato a Belmonte Piceno per poi trascorrere la sua infanzia e giovinezza a Montegiorgio. Da ragazzo vari lavori ma certo non amava quello nei campi, sin quando ha maturato l’idea di aprire un negozio di pasta fatta a mano, dopo aver parlato con uno zio di Macerata dove già c’era un’attività simile. Giovanni si mette a lavorare attorno al progetto e pensa a Recanati per avviare l’esercizio. Un’idea che poteva sembrare folle visto che negli anni Cinquanta non c’era famiglia in cui mancasse una massaia che, con uova, farina e matterello preparava le tagliatelle per la domenica o le occasioni speciali. Nonostante qualcuno abbia provato a fargli cambiare idea, Giovanni è andato avanti per la sua strada senza farsi condizionare, ha investito la bella cifra, per quei tempi, di un milione e mezzo di lire per acquistare il locale e le attrezzature e, il 10 marzo del 1957, l’ inaugurazione del laboratorio in via Battisti, a Recanati. E pensare che quel ragazzo di soli 26 anni, all’epoca, non sapeva neppure come si rompesse un uovo. Una settimana di gavetta presso un negozio di pasta fresca a Macerata, facendo il pendolare con la sua moto Guzzi, gli è bastata per apprendere le fondamenta del mestiere e partire con l’attività. All’inizio le tagliatelle e poi i cappelletti anche se nei primi mesi era riuscito a venderne solo qualche etto alla famiglia dei Conti Colloredo. Giovanni non molla e visto che i recanatesi non comprano allarga il mercato alle vicine Loreto e Porto Recanati dove c’erano i turisti. Le prime consegne in moto sin quando anche i recanatesi imparano ad apprezzare i prodotti D’Andrea e la produzione si allarga ai tortellini (1962) e poi ai ravioli, quindi gnocchi, pasta reale, ampliando via via l’offerta con le creme da friggere e le olive all’ascolana. Da allora una crescita esponenziale grazie al sostegno sempre avuto dalla famiglia, l’apertura di altri laboratori e la produzione di sempre nuovi e qualificati prodotti. Giovanni se n’è andato ma di lui resterà sempre vivo il ricordo di una gran brava persona e lavoratore tenace capace sempre di capire i gusti della gente, insomma, un imprenditore illuminato. I funerali si terranno sabato pomeriggio alle 16 presso la chiesa di Sant’Agostino. La camera ardente è stata allestita presso l’obitorio dell’ospedale di Recanati.

GABRIELE MAGAGNINI




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