Gabriele Magagnini
SIMONE SIMONACCI CANDIDATO SINDACO DEL CENTRODESTRA
Sino a ieri mancavano all’appello almeno due candidati sindaci per le prossime amministrative ma, adesso, il nodo da sciogliere è solo quello relativo al candidato del movimento 5Stelle. Dopo quelle di Massimiliano Grufi, Antonio Bravi e Graziano Bravi, arriva la candidatura a sindaco del Centrodestra di Simone Simonacci, recanatese di 39 anni. Nei giorni scorsi erano circolate molte voci che davano candidati prima Sabrina Bertini e poi Maurizio Paoletti ma, ora, i nodi sono sciolti. Simone Simonacci, dopo la candidatura spiega: « A Recanati è finita l’epoca di una politica miope, falsa e divisiva. Una politica che non ha alcuna visione strategica, non solo del futuro, ma anche del presente della città. La Recanati che ci riconsegneranno è impoverita, meno sicura, sempre più spopolata e sporca. I commercianti chiudono i battenti, il centro storico è inaccessibile e desolato, le periferie abbandonate a sé stesse, la microcriminalità crescente, il valore delle nostre case si è dimezzato. Ci si vanta dei numeri del nostro turismo, ridicoli rispetto alle nostre potenzialità. I nostri anziani sono imprigionati in un paese privo di servizi sanitari: ci hanno tolto l’ospedale e - guardando i dati demografici - tra un decennio non ci sarà più neanche qualcuno da curare, né tantomeno da far nascere. I giovani stanno fuggendo da questa città, la disoccupazione giovanile è ai massimi storici, le imprese disincentivate a investire». Quanto sopra sta a spiegare la scelta del giovane Simonacci che si è sentito in dovere di impegnarsi in questa avventura. Nel dare una descrizione del suo modo di essere e pensare il neo candidato del Centrodestra chiosa ancora: «Molti mi conoscono per il mio attivismo nel territorio e sanno che sono un uomo del fare e del buon senso. Ho girato il mondo per lavoro, in qualità di export manager e marketing specialist e ho avuto modo di accrescere le mie competenze. Avendo sempre creduto nella mia città, fatta di gente laboriosa, creativa e solidale, mi sento ora onorato di spendere la mia esperienza per la mia terra. Sono orgoglioso che il Centrodestra abbia visto in me una figura innovatrice e capace di unire. La squadra che mi sostiene ha l’esperienza necessaria, l'energia e le competenze per supportarmi in questo progetto, per far sì che da queste ceneri possa rinascere una città che funga da faro socioeconomico e culturale per tutti ed è interesse della stessa coalizione lasciare le porte aperte a chiunque voglia cambiare in meglio il destino di questa città. Ci hanno rubato la speranza a spese nostre ma è ora di dire basta, rimboccarsi le maniche e riprenderci ciò che ci hanno tolto, prima che sia troppo tardi».
