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  • Immagine del redattoreGabriele Magagnini

STUDENTE GIOCA A SCACCHI COL ROBOT

Nello sport come scuola i “campioni” possono essere tanti ma di campionissimi intesi come eccellenze pochi. A Recanati, proprio in questi giorni di esami di maturità, va segnalata la performance di Giorgio Zoppi, un ragazzo di 19 anni che si è diplomato con il punteggio di 100/100 e lode all'ITIS Mattei anche se lui è di Castelfidardo. Di per sé una notizia nell'ordinaria ma va detto che il risultatop scaturito è frutto di un progetto che il giovane ha avviato prima di Natale confrontandosi col suo docente di Sistemi ed Automazione Industriale, il prof. Paolo Marinelli, che lo ha sfidato dicendogli: << se ci riesci stavolta vai a finire sui giornali>>. E così è visto che il brillante studente, pienamente convinto dei propri mezzi, confrontandosi col professore per l'utilizzo dei materiali, ha portato avanti ilo percorso brillantemente e, davanti alla commissione d'esame, ha stupito tutti. Giorgio Zoppi ha presentato alla commissione il robot Scorbot III in dotazione al laboratorio, programmato per giocare a scacchi. Una scacchiera con piano in plexiglass trasparente dotata di 64 sensori di Hall per individuare le posizioni dei pezzi, una strip di led RGB ad indirizzamento singolo per segnalare visivamente le ultime mosse giocate e quelle possibili dei pezzi mossi, un PC con interfaccia utente per la proiezione della partita e una scheda Arduino Mega per la gestione degli input e output sono gli ingredienti di questo straordinario progetto. Solo per dare un’idea del capolavoro portato a termine, elenchiamo le criticità affrontate e risolte da Giorgio: interfacciamento e comunicazione tra i sistemi a microprocessore, lettura dei movimenti effettuati dai pezzi, sistema di presa dei pezzi con altezze e forme differenti ma soprattutto, e questo è stupefacente, interpolazione dei movimenti degli assi del robot per evitare collisioni durante la collocazione e la rimozione dei pezzi. Per risolvere quest’ultima problematica Giorgio ha dovuto calcolare complesse relazioni trigonometriche e programmarle nel proprio software. Un'avventura iniziata mesi fa quando Giorgio, dopo aver stupito i ragazzi in visita a “Scuola Aperta”, facendo giocare Scorbot III a Tris, il suo insegnante gli ha lanciato la sfida: <<Ce la fai a farlo giocare a scacchi? Se ci riesci finiamo sui giornali!>>. Giorgio ha vinto la sfida.




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